Homework 3
I principali modelli stocastici nella finanza
Il random
walk
La teoria del ‘random
walk’ (in italiano ‘teoria del cammino casuale’) è un modello finanziario dove il
mercato azionario si muove in modo completamente imprevedibile. L’ipotesi
suggerisce che il prezzo futuro di ogni azione è indipendente dal proprio
movimento storico e dal prezzo di altri titoli.
Secondo la teoria del
random walk, le forme di analisi delle azioni,
sia tecnica che fondamentale, sono inaffidabili.
Principi
alla base della teoria del random walk
La teoria è stata inventata
per la prima volta dal matematico francese Louis Bachelier, il quale riteneva
che i movimenti di prezzo delle azioni fossero imprevedibili.
La teoria però divenne
famosa grazie all’opera dell’economista Burton Malkiel, il quale riprendendo le
idee di Bachelier, concordò sul fatto che le quotazioni azionarie prendono un
percorso completamente casuale. In base a questa teoria, la probabilità che il
prezzo delle azioni aumenti in un dato momento è esattamente uguale alla
probabilità che esso diminuirà.
La teoria del cammino
casuale è stata paragonata all’ipotesi di mercato efficiente (EMH), poiché
entrambe le teorie concordano sul fatto che è impossibile superare il mercato.
Tuttavia, la EMH sostiene che ciò è dovuto al fatto che tutte le informazioni disponibili
sono già incluse nel prezzo dell’azione, anziché ritenere che i mercati e i
prezzi seguano un andamento disorganizzato.
Implicazioni
per i trader
I trader che approvano
la teoria del random walk ritengono che sia impossibile avere performance
migliori del mercato azionario e che tentare di farlo comporterebbe grandi
quantità di rischio. I sostenitori di questa ipotesi tendono ad adottare una
strategia di ‘buy and hold’, in quanto la teoria suggerisce che le posizioni a
lungo termine avranno maggiori probabilità di successo.
Gli operatori
finanziari cercheranno di detenere una selezione diversificata di azioni che
meglio rappresentano l’intero mercato azionario: i fondi negoziati in borsa
(exchange traded fund, ETF) e gli indici sono
strumenti diffusi, in quanto tengono traccia di una gamma di prezzi delle
azioni delle società.
Le
critiche alla teoria del random walk
I critici della teoria
del cammino casuale affermano che è possibile avere performance migliori del
mercato attraverso un’attenta considerazione dei punti di entrata e di uscita;
questo richiederebbe una quantità di tempo, conoscenze e abilità non
indifferenti.
Attraverso un’attenta
analisi i trader possono proteggersi dai movimenti imprevedibili del mercato,
applicando una strategia di gestione del rischio efficace.
Dopo che l’economista
Paul Samuelson nel 1960 ha riscoperto il lavoro del matematico
francese, la teoria di Bachelier è stata rivista supponendo che ad
interessare non è tanto la variazione del prezzo, ma la variazione
proporzionale del prezzo. Questo problema, matematicamente, può essere gestito
con il logaritmo.
Oltre al fatto che i
prezzi non si muovono di una sola unità, un’ulteriore differenza fra il modello
di Bachelier e la finanza reale è che i mercati si muovono in tempo continuo.
Il tempo spazia sull’intera linea dei numeri reali positivi, e non in tempo
discreto dove invece esso assume valore nell’insieme dei numeri naturali (t=0,
1, 2, 3, e così via), come nell’esempio della moneta. A tal proposito,
Bachelier ideò un’importante teoria per il passaggio dal discreto al continuo,
purtroppo non rendendola mai rigorosa per mancanza degli strumenti matematici
necessari.
Dal
punto di vista matematico
Nel 1923 Norbert
Wiener produsse una costruzione matematica rigorosa della teoria di Bachelier,
direttamente nel tempo continuo, basata sul processo del moto browniano.
Infatti, matematicamente, un moto browniano è descritto da quello che è
detto processo di Wiener , che è un processo stocastico
indicizzato da tempo continuo. In questo caso si inizia da un tempo uguale a
zero.
Il moto browniano
possiede alcune proprietà rilevanti. Gli incrementi descritti
nel processo di Wiener, per esempio, sono indipendenti e si distribuiscono
normalmente. La distribuzione di probabilità, in statistica, è una funzione che
mostra i possibili valori per una variabile e quanto spesso essi si verificano. La
distribuzione più famosa ed utilizzata è appunto la distribuzione normale,
espressa dalla curva di Gauss, usata per spiegare tanti fenomeni
naturali ed economici. Se i valori seguono questa curva, che prende la forma di
una campana, nella pratica non si troverà quasi mai un caso che si discosta
molto dalla media. Questa distribuzione di probabilità può descrivere variabili
come l’altezza di una popolazione, i punteggi del test del QI o, tornando a
Bachelier, i guadagni giocando a testa o croce.
Come intuì Bachelier,
se si dispongono in un diagramma tutte le variazioni di prezzo di
un’obbligazione relative ad un determinato periodo di tempo, queste si
dispongono nella consueta forma di una curva a campana.
La
teoria del Mean Reversion
Il mean reversion è
una teoria che suggerisce che il prezzo di un sottostante tende a tornare alla
sua media di lungo periodo. Le strategie basate sul ritorno alla media cercano
di trarre vantaggio da cambiamenti estremi nel prezzo di un sottostante, supponendo
che torni allo stato precedente.
Le
basi della teoria del mean reversion
Il concetto del
ritorno alla media presuppone che un livello che si discosta dalla sua tendenza
di lungo termine tornerà indietro.
Questa teoria ha
portato a molte strategie che comportano l’acquisto o la vendita di sottostanti
le cui performance recenti hanno differito notevolmente dalle loro medie
storiche. Tuttavia, una variazione dei rendimenti di un sottostante potrebbe
essere segno che qualcosa è cambiato nei fondamentali.
I rendimenti
percentuali e i prezzi non sono le uniche misure considerate nel mean
reversion. Anche i tassi di interesse o il rapporto P/E di un’azienda possono
essere soggetti a questo fenomeno.
Come
utilizzare la teoria del mean reversion
La teoria del mean
reversion si utilizza come parte di un’analisi statistica delle condizioni di
mercato e può essere parte di una strategia di trading generale. Si applica
bene alla strategia “buy low sell high”.
L’approccio è stato
utilizzato anche nella determinazione del prezzo delle opzioni per descrivere
l’oscillazione della volatilità attorno alla media a lungo termine. Uno dei
presupposti di molti modelli di determinazione del prezzo delle opzioni è che
la volatilità del prezzo tende a ritornare verso la media. Gli
investitori possono selezionare il miglior trade possibile utilizzando la
teoria del mean reversion per identificare gli intervalli di volatilità.
Limitazioni
del mean reversion
Il ritorno alla
“normalità” non è garantito, poiché massimi o minimi imprevisti potrebbero
indicare un cambiamento dello status quo. Ad esempio, il cambiamento del prezzo
di un’azione dovuto a un calo dei profitti dell’azienda può indicare che essa
non ha le stesse prospettive di una volta.
Cosa
sono le greeks?
Nel trading di
opzioni, troverai regolarmente delle discussioni riguardo le greche. Questi
calcoli finanziari misurano la sensibilità di un’opzione a parametri specifici,
come il tempo e la volatilità. Le greche aiutano i trader di opzioni a prendere
decisioni più informate sulle loro posizioni e a valutare il loro rischio.
Le greche principali utilizzate nel trading di opzioni sono quattro: Gamma, Delta,
Theta e Vega.
Gamma
(Γ)
Gamma (Γ) misura il
tasso di variazione del delta di un’opzione, sulla base di una variazione di 1$
nel prezzo dell’asset sottostante. Gamma è quindi la derivata prima del delta e
quanto più alto è il gamma di un’opzione, tanto più volatile è il suo prezzo di
premio. Gamma aiuta a capire la stabilità del delta di un’opzione ed è sempre
positivo per le call e le put.
Immagina che la tua
opzione call abbia un delta di 0,6 e un gamma di 0,2. Il prezzo dell’asset
sottostante aumenta di 1$ e il premio della call di 60 centesimi. Il delta
dell’opzione si adegua quindi al rialzo di 0,2 passa quindi a 0,8.
Delta
(Δ)
Delta (Δ) indica il
tasso di variazione tra il prezzo di un’opzione e un movimento di 1$ nel prezzo
dell’asset sottostante. Il calcolo rappresenta la sensibilità del prezzo
dell’opzione rispetto a un movimento del prezzo dell’asset sottostante.
Delta è compreso tra 0
e 1 per le opzioni call e tra 0 e -1 per le opzioni put. I premi delle call
aumentano quando il prezzo dell’asset sottostante aumenta e diminuiscono quando
il prezzo dell’asset diminuisce. I premi delle put, invece, diminuiscono quando
il prezzo dell’asset sottostante sale e aumentano quando il prezzo dell’asset
scende.
Se la tua opzione call
ha un delta di 0,75, un aumento di 1$ del prezzo dell’asset sottostante
aumenterebbe teoricamente il premio dell’opzione di 75 centesimi. Se la tua
opzione put ha un delta di -0,4, un aumento di 1$ del prezzo dell’asset
sottostante farà diminuire il premio di 40 centesimi.
Theta
(θ)
Theta (θ) misura la
sensibilità del prezzo di un’opzione rispetto al tempo che manca alla sua
maturazione (o scadenza). Più precisamente, il theta di un’opzione mostra la
variazione del prezzo del premio al giorno man mano che ci si avvicina alla
scadenza.
Theta è negativo per
le posizioni long (o acquistate) e positivo per le posizioni short (o vendute).
Per il titolare, il valore di un’opzione diminuisce sempre nel tempo visto che
la situazione è ceteris paribus (a parità di altre condizioni); questo vale sia
per le call che per le put. Se la tua opzione ha un theta di -0,2, il suo
prezzo cambierà di 20 centesimi al giorno quanto più si avvicina alla scadenza.
Vega
(ν)
Vega (ν) misura la
sensibilità del prezzo di un’opzione in base a una variazione dell’1% della
volatilità implicita. Si basa sul calcolo della volatilità implicita, ovvero la
previsione del mercato su un probabile movimento del prezzo dell’asset sottostante.
Vega è sempre un valore positivo perché quando il prezzo di un’opzione aumenta,
aumenta anche la sua volatilità implicita, in un situazioni ceteris
paribus.
In generale, una
volatilità più elevata rende le opzioni più costose, poiché vi è una maggiore
probabilità di raggiungere il prezzo d’esercizio. Un venditore di opzioni
beneficerà di un calo della volatilità implicita, mentre un acquirente sarà
svantaggiato. Vediamo un esempio pratico: se la tua opzione ha un vega di 0,2 e
la volatilità implicita aumenta dell’1%, il premio dovrebbe aumentare di 20
centesimi.
<html>
<head>
<title>Random Walk Prices</title>
</head>
<body>
<canvas id="myCanvas"
width="800" height="400"></canvas>
<script>
// Funzione per generare i prezzi seguendo
una random walk
function generateRandomWalkPrices() {
// Inizializzazione dei dati
var currentPrice = 100; // Prezzo
iniziale
var priceList = [];
// Genera prezzi seguendo una random walk
per 100 giorni
for (var i = 0; i < 100; i++) {
// Modifica il prezzo seguendo una
random walk
var change = Math.floor(Math.random() *
21) - 10; // Variazione casuale tra -10 e 10
currentPrice += change;
currentPrice = Math.max(currentPrice,
0); // Prezzo non può essere negativo
priceList.push(currentPrice);
}
// Aggiorna il grafico
drawGraph(priceList);
}
// Funzione per disegnare il grafico
function drawGraph(priceList) {
var canvas =
document.getElementById('myCanvas');
var ctx = canvas.getContext('2d');
var marginLeft = 40; // Margine sinistra
var marginBottom = 40; // Margine
inferiore
// Calcolo della scala per l'asse y
var maxPrice = Math.max.apply(null,
priceList);
var scaleY = (canvas.height -
marginBottom * 2) / maxPrice;
// Disegna gli assi
ctx.beginPath();
ctx.moveTo(marginLeft, 0);
ctx.lineTo(marginLeft, canvas.height -
marginBottom);
ctx.lineTo(canvas.width, canvas.height -
marginBottom);
ctx.strokeStyle = 'black';
ctx.stroke();
// Disegna le etichette sull'asse y
for (var i = 0; i <= 10; i++) {
var price = Math.round(maxPrice * i /
10);
var yPos = canvas.height - marginBottom
- price * scaleY;
ctx.fillText(price.toString(), 5,
yPos);
}
// Aggiunge le etichette agli assi
ctx.fillText('Giorni', canvas.width - 70,
canvas.height - marginBottom + 20);
ctx.fillText('Prezzo', 0, marginBottom -
10);
// Disegna il grafico
ctx.beginPath();
ctx.strokeStyle = 'blue';
for (var i = 0; i < priceList.length -
1; i++) {
var x1 = marginLeft + i * (canvas.width
- marginLeft) / (priceList.length - 1);
var y1 = canvas.height - marginBottom -
priceList[i] * scaleY;
var x2 = marginLeft + (i + 1) *
(canvas.width - marginLeft) / (priceList.length - 1);
var y2 = canvas.height - marginBottom -
priceList[i + 1] * scaleY;
ctx.moveTo(x1, y1);
ctx.lineTo(x2, y2);
}
ctx.stroke();
}
// Chiama la funzione quando il documento è
pronto
window.onload = function() {
generateRandomWalkPrices();
};
</script>
</body>
</html>
- https://www.ig.com/it/glossario-trading/definizione-di-random-walk#:~:text=Che%20cos’%C3%A8%20la%20teoria,muova%20in%20modo%20completamente%20imprevedibile.
- https://startingfinance.com/approfondimenti/nascita-finanza-moderna-fisica/
- https://www.marcocasario.com/blog/mean-reversion/
- https://academy.binance.com/it/articles/options-trading-what-are-the-greeks
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